È stato approvato dai membri del TC/20 (Aeronautics & Space) di ISO e senza neanche un voto contrario il Final Draft International Standard (FDIS) 23655, che permetterà a tutte le scuole di volo per droni che lo desiderano di certificarsi secondo questo standard industriale.
Entro poche settimane lo standard sarà disponibile sul sito ISO. La sua applicazione è volontaria, come per tutti gli altri standard ISO.
In questa prima edizione, lo standard, cui EuroUSC Italia ha contribuito, è applicabile solo a scuole che formano piloti remoti per operazioni in VLOS, comprese quelle incluse nella categoria “Specific” dal Regolamento UE 2019/947, applicabile dal 31 Dicembre 2020.
Il WG 3 del Sotto-Comitato SC/16, cui per EuroUSC Italia partecipa Costantino Senatore, inizierà ora lo sviluppo della seconda edizione, che potrebbe includere gli “osservatori” (professione non regolata dalle Autorità Aeronautiche, ma della cui competenza l’operatore UAS è comunque responsabile) ed i piloti abilitati ad operazioni BVLOS.
Lo standard potrà essere utilizzato per dimostrare che le “barriere” derivanti dall’analisi SORA sono state implementate secondo un valido standard industriale.
Costantino Senatore ha dichiarato: “Ci sono voluti tre anni per arrivare a questo risultato. Ma il lavoro è appena all’inizio, anche perché non tutti i ruoli professionali richiesti per l’evoluzione dei droni sono ‘regolati’ dalle Autorità e quindi l’industria ha anche bisogno di standard per applicazione volontaria”.
Filippo Tomasello, che rappresenta l’Italia (UNI) nel SC/16 ha aggiunto: “Nel 2015 c’erano in SC/16 solo 5 Stati. Oggi hanno partecipato al voto su FDIS 23655 25 Stati; questa crescente attenzione è la dimostrazione che ISO sta lavorando bene per i droni, tanto da diventare il principale “esportatore” della visione Europea in tutto il mondo. Continueremo con tutto l’impegno possibile”.